Cenni Storici

La conoscenza della storia antica di Morrone è tuttora incerta, a causa della mancanza di una sistematica ricognizione archeologica della zona. Ma la sua importante posizione strategica, nel contesto dei Monti Tifatini, ci induce a ritenere che il suo territorio sia stato abitato da tempo antichissimo. Probabilmente Annibale si accampò nel territorio di Castel Morrone. Ciò si deduce sia dalla “Ab Urbe Condita” di Tito Livio che dalla “Tabula Peutingeriana” che indica nel sito ove è Castel Morrone il toponimo Castra Aniba.
L’attuale tipologia urbana è probabile che sia sorta, come nel caso di altri paesi vicini, nel IX secolo, con gli abitanti della pianura scampati alle incursioni saracene e alla distruzione di Capua Antica e Calatia.
Morrone, forse, fece parte del Ducato di Benevento e, quando questo fu diviso in diverse contee, sembra, verosimilmente, che venisse incorporato in quella di Capua. Verso il 1000, allorché le contee iniziali vennero nuovamente frazionate, Morrone, probabilmente, fece ancora parte della contea di Capua ed in questa trascorse l’ultimo periodo Longobardo. In epoca Normanna (1139-1194) Morrone passò alla soggezione dei Conti di Caserta, che forse lo tennero in feudo durante il periodo stesso e lo svevo successivo (1194-1266). Le prime notizie certe sul paese risalgono al 1113, quando Senne o Sennete, arcivescovo di Capua, nella sua Bolla per la formazione della Diocesi di Caserta, enumerò diverse chiese nel territorio definito del “Castro” di Morrone.
Morrone compare anche nel Catalogus Baronum, la cui redazione risalirebbe al 1150-1168. Il nome del paese sembra derivi dalle parole “Morro” o “Morra”, che indicano “altura, roccia”, quindi anche “collina rocciosa”, “mucchio di sassi” e “terreno pietroso”.
Sotto Carlo I d’Angiò, Morrone fu proprietà di varie famiglie, che si avvicendarono alla guida del feudo. Nel 1481, il paese passò a Bartolomeo De Capua e, nel 1621, a Giulio Cesare Pisano.
Dopo essere stato di Gianfrancesco De Mauro, divenne proprietà di Onofrio De Mauro che, nel 1661, ebbe il titolo di primo duca di Morrone.
Ultimi feudatari furono i Capecelatro. Il paese è stato più volte colpito da terremoti: i più gravi sono stati quelli del 1456 e del 1688 che provocarono notevoli danni al patrimonio edilizio. E’ documentato che diversi morronesi parteciparono alla rivoluzione di Masaniello del 1647 e alla congiura giacobina del 1799, mentre altri si distinsero durante i moti del risorgimento del 1848.